FRIENDLY NIGHTMARES
Friendly Nightmares nasce da un momento di profonda confusione, in cui emozioni e pensieri sembravano inseguirsi senza direzione.
Attraverso i miei fantasmini ho scelto di dare un volto gentile alle paure, ai dubbi e alle contraddizioni che vivono dentro di noi.
Ogni opera esplora un frammento diverso di questa convivenza con l’inquietudine: la perdita di controllo, l’identità che si sovrappone e si confonde,
l’affetto che resta anche quando fa male, il bisogno di ascoltare e quello di fuggire.
Il tono è leggero, quasi giocoso, perché credo che anche i sentimenti più difficili possano essere guardati con ironia.
Dietro ogni fantasia colorata c’è un pensiero che chiede solo di essere riconosciuto — non giudicato.
Friendly Nightmares è, in fondo, un dialogo con me stesso: la prova che anche i sogni più inquieti possono imparare la lingua della gentilezza.
CAOS
Il momento in cui tutto perde forma.
Caos è l’inizio e la fine di ogni pensiero, quando il silenzio interno diventa troppo pieno per essere ignorato.
TI SENTO
L’ascolto come gesto di presenza.
È l’opera più silenziosa, ma anche la più viva: parla del sentire, non del capire.
CRISI D’IDENTITA'
Quando ti senti troppe cose insieme e nessuna fino in fondo.
È il momento in cui tutte le versioni di te si confondono, e la realtà diventa un riflesso che non sai più riconoscere.
SUB CONSCIO
I miei fantasmini fuggono da un Pac-Man.
Il subconscio come gioco — imprevedibile, ironico, a volte alleato, a volte predatore.
TE VOGL’BENE
Una dichiarazione ripetuta fino allo sfinimento, tra amore e mancanza.
È il bisogno di dirlo, anche quando non serve più, anche quando fa male.